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Dopo ben undici anni tornano in attività i No Doubt grazie all'album che uscirà a giorni e porterà il titolo di Push and Shove.
Tanto c'è voluto perché la figliola prodiga Gwen Stefani tornasse in piena operatività con gli altri membri della band, ma a differenza di altre storie simili in questo caso non si sono mai create divergenze puramente artistiche, più che altro la cantante ha preso il suo tempo per tentare la carriera da solista.
Prova di una coesione stilistica che non è mai venuta meno è già il primo singolo Settle Down, scritto dalla Stefani insieme a Tony Kanal e Tom Dumont, nel quale riemergono più che distintamente le sonorità tipiche soprattutto dei primi periodi della band.
In fase di riavvicinamento al pubblico sarebbe vano (e forse proibitivo) inseguire una nuova Don't Speak, largo quindi a quel tanto caro pop/rock venato di robuste iniezioni di ska da terza onda.
Settle Down, già nel testo quasi una rivendicazione dell'essere pronti e focalizzati sul pezzo, ricongiunge Gwen Stefani - arricchita nel carisma dall'essere nel frattempo diventata una stella affermata anche a livello personale - con la gioiosa precisione di una band che come poche sa unire il levare caraibico con impeti rockeggianti.
Per carità, siamo comunque nell'ambito del pop allargato ed il prodotto non può strutturalmente avere più profondità di quella consentita dal genere, ma nel caso specifico anche i manierismi sono attratti in un disegno reso convincente dagli esecutori e, cosa non banale, anche da come è stato confezionato il pezzo.
L'uscita imminente di Push and Shove ci schiarirà meglio le idee sull'attuale stato di forma dei No Doubt, nel frattempo il primo singolo sta per essere archiviato con successo a favore del prossimo, che sarà proprio la title track.
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0 replies since 19/9/2012, 22:07 11 views
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