[E3 2013] Anteprima - Tom Clancy's The Division

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    La minaccia di una pandemia globale, che possa arrivare a mettere in ginocchio tutta la popolazione mondiale, non è totalmente improbabile, ed è qualcosa che i più grandi governi considerano e temono, come testimoniano, ad esempio, l'Operazione Dark Winter, una simulazione di un attacco bioterroristico condotta negli Stati Uniti nel 2001, e la Direttiva 51, che dà al presidente statunitense poteri speciali in caso di eventi catastrofici che possano mettere a repentaglio il funzionamento del governo costituzionale. Può quindi un virus, diffusosi tramite lo scambio di banconote durante il Black Friday, il giorno di maggiori acquisti negli USA, distruggere un paese? Secondo Tom Clancy e Ubisoft si, ed ecco The Division, la vera sorpresa di questo E3.

    Tom Clancy's The Division è stato presentato, male, durante la conferenza Ubisoft, con un filmato che non ne ha ben chiarito le caratteristiche. Nonostante infatti fosse stato introdotto come un gioco di ruolo online, dalla sua prima uscita ne è venuta fuori solo la componente shooter, facendolo subito ingiustamente bollare da molti dei giornalisti presenti a Los Angeles come una produzione senza identità, l'ennesima nell'affollato panorama del genere. Niente di più falso. Una presentazione a porte chiuse ce ne ha svelato più a fondo il gameplay, e da quanto visto il titolo pare avere tutte le carte in regola per diventare una delle produzioni più interessanti della prossima generazione.

    E' in una New York devastata dai disordini che la dimostrazione prende il via. A tre settimane dall'esplosione della pandemia, la città che non dorme mai è vuota, abbandonata, i suoi abitanti sparpagliati, e di quei pochi ancora in giro non ci si può affatto fidare. La malattia non ha solo ucciso, ha anche disgregato il tessuto sociale ed il sistema di regole, e gli uomini sono diventati lupi, disposti a tutto per sopravvivere. Ce ne accorgiamo quando sentiamo degli spari in lontananza, perfettamente udibili nel tetro silenzio che soffoca la città. Si procede subito verso la direzione dei rumori, ma non da soli. Come detto, The Division è un gioco online, ed è possibile unirsi ad altri giocatori per completare i propri compiti; nella presentazione ne vediamo tre collaborare, ma non sappiamo se ci sia un limite di persone all'interno di una sessione di gioco, probabilmente sì, ma gli sviluppatori non si sono sbilanciati in tal senso.


    The Division svela la sua anima ruolistica nel momento in cui, raggiunto il luogo dal quale provengono gli spari, s'ingaggia uno scontro con un gruppo di armati, che è difficile definire; forse solo persone comuni, costrette a quella condizione dalla paura e dalla necessità. Il danno delle armi viene mostrato tramite indicazioni numeriche, proprio come in un gioco di ruolo, ogni personaggio ha a disposizione dei particolari espedienti e delle abilità potenziabili, ed è tramite esse che si risolve lo scontro a favore degli agenti della Division. Successivamente si procede all'esplorazione di una stazione di polizia ormai abbandonata, trovando delle nuove armi, sulle quali ovviamente insiste la componente ruolistica, con parametri, quelli soliti, dal danno al rateo di fuoco alla capacità del caricatore. A questo punto la presentazione del gameplay si conclude, e ci viene mostrata una opzione corollaria per possessori di tablet.

    Dopo aver scaricato l'apposita applicazione, infatti, si può dare una mano a giocatori impegnati nell'esplorazione della città utilizzando un drone, scandagliando quindi ogni angolo del loro percorso alla ricerca di nemici ed avvertendoli della loro posizione, ingaggiando gli ostili da lontano con le armi del drone e, più in generale, supportandoli nel loro compito. E' interessante notare come, in base alle uccisioni da parte dei giocatori sul campo, il drone venga potenziato, ed aggiunga al proprio repertorio offensivo, oltre ad un'arma leggera, un piccolo ma potente missile. Di sicuro questa è un'aggiunta interessante, che di certo non stravolge gli equilibri del gameplay, ma che magari potrà avvicinare al gioco anche i meno smaliziati.

    A completare il giudizio positivo su quanto visto di The Division (poco, e infatti il gioco uscirà nel 2014) c'è un comparto tecnico di assoluto valore. Il motore sembrerebbe essere quello di Watch_Dogs, e ad una precisa domanda al riguardo gli sviluppatori non hanno smentito ciò categoricamente. Modelli e texture sono ottimi, gli effetti decisamente efficaci, per un impatto grafico davvero da prossima generazione. Va inoltre considerata l'ampiezza delle ambientazioni, con lo sguardo che si perde tra i mille edifici di una New York devastata, ma comunque ricca di dettagli, che non vediamo l'ora di esplorare.

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    Fonte: Badgames
     
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